
Un Sogno, una Crostata e lo Squalo degli Abissi
Lo Strano Sogno di Natale
C’era una volta Pallino che aveva un amico di nome Gelsomino, una sorella di nome Asietta ed un fratellino di nome Vincenzino.
Un bel giorno Pallino si svegliò di soprassalto, spaventato da un sogno strano che aveva fatto. In quel sogno, lui guardava la neve cadere giù fuori dalla finestra e desiderava di essere lì felice a giocare con i suoi compagni di scuola. Però questo non era possibile, perché la neve cade a Natale e nel periodo delle feste stanno tutti con le loro famiglie.
Allora, mentre sognava decise di uscire fuori da solo e fare un bel pupazzo di neve che chiamò Pasqualino Freddolino. In quel momento gli venne la bellissima idea di mettere a Pasqualino la sua bella sciarpa calda che la mamma gli aveva comprato. Poi prese una carota dal cassetto degli ortaggi, senza dire nulla a nessuno, e la usò per fare il naso.
Ad un certo punto Pallino vide arrivare Asietta e si domandò:
“Ma che ci fa mia sorella nel mio sogno? Non vorrà mica mangiarsi la mia merenda?”
Asietta arrivò e disse:
“Ciao Pallino, come stai? Sai che domani è Natale e la mia mamma ha fatto le lasagne?”
Pallino disse:
“Certo Asietta e non vedo l’ora di mangiarle. Ehehehehehe.”
Quando Asietta vide il Pupazzo di Neve che Pallino aveva fatto disse che l’avrebbe chiamato Donato. Ma Pallino l’aveva già chiamato Pasqualino e così si misero a litigare. Alla fine però fecero la pace e Pasqualino potè tenersi il suo nome.
Però durante il sogno Pallino vide sfrecciare uno slittino a tutta velocità, con sopra Vincenzino che gridava:
“AAAAAH AAAAHHHHHHHHHHH!”
Vincenzino aveva ricevuto in regalo lo slittino da neve dal papà. Si sedette sopra di esso e partì senza sapere come si guidasse. Così si lanciò giù dalla strada andando in discesa a tutta velocità. Pallino lo vide e disse:
“Vincenzino usa il freno! Rallenta! Rallenta!”
Purtroppo, oltre a non sentire le urla di Pallino, Vincenzino non era nemmeno in grado di usare il freno.
Alla fine, Vincenzino fece un salto e finì col cadere dritto sulla pancia di Pasqualino, il quale perse il naso di carota e la sciarpa di Pallino.
La sciarpa volò su un palo e la carota andò a colpire il naso di Pallino.
Dopo tutto quel trambusto, Vincenzino era infilato con la testa dentro a Pasqualino. Pallino era caduto a faccia in giù per terra col naso arrossato per via del colpo di carota. Invece, Asietta stava lì e rideva senza riuscire a fermarsi:
“Ahahahahahahahhah! Ahahahahahahhahaahha! Ahahahahahahahaha!”
A quel punto, Pallino si svegliò dal sogno e con faccia strana si guardò in giro, fece uno sbadiglio grande e disse:
“Ma dove sono?! Ma che è successo? Vabbè me ne torno a dormire. Ciao.”
Ma la sveglia suonò poco dopo ed era tempo di alzarsi per andare a scuola. Era un Martedì. Ma non era un martedì come gli altri. Solo che Pallino, in quel momento, stordito dal sogno, non si rendeva conto. Quel martedì era il giorno prima di Natale.
Asietta stava trepidamente aspettando l’arrivo di Babbo Natale che sarebbe sceso dal camino quella notte stessa.
I Regali di Natale e Crostata al Cioccolato di Gelsomino
Pallino decise finalmente di alzarsi e fare colazione con dei buonissimi biscotti pan di stelle. Si ricordò che non aveva ancora comprato un regalo per Asietta. Allora chiese alla mamma i soldi.
La mamma disse:
“Pallino, non spendere troppo.”
Pallino uscì e andò da Gelsomino per chiedere consiglio sul regalo. Mentre era li racconto il suo strano sogno all’amico il quale gli disse:
“Compra ad Asietta una collanina ed a Vincenzino uno Squalo degli Abissi dal sapore di Fragola.”
In più Gelsomino diede a Pallino una bella Crostata al Cioccolato appena sfornata da portare a casa per i bimbi.
Per quel che riguarda il sogno, Gelsomino disse semplicemente:
“Pallino, smettila di guardare i film di Natale in TV prima di andare a dormire, perchè ti fanno proprio uno strano effetto. Capito?”
E tutti e due si misero a ridere:
“Ahahahahahahahahahah”.
Quando Pallino tornò a casa, mise i regali sotto l’albero e diede la crostata alla mamma.
La Guerra di Natale tra Asietta e Vincenzino
Nel frattempo Asietta e Vincenzino si erano svegliati e correvano per la casa cantando e gridando. Finchè ad un certo punto si misero a litigare di brutto: Asietta urlava e Vincenzino faceva a pugni e le tirava i capelli. Così, si misero entrambi a piangere come dei disperati.
A quel punto intervenne la mamma che prese Vincenzino per i pantaloni e lo sollevò per aria, trattenendolo con una mano. Poi prese Asietta con l’altra mano e la mando nell’altra stanza.
Vincenzino ha fatto il monello e quindi per lui niente crostata fino a sera. Per Asietta invece, niente tv fino al giorno dopo.
“Capito?” disse la mamma.
La mamma doveva lavorare sodo quel giorno e non voleva fastidi. Stava cucinando un delizioso polpettone da mangiare la cena della vigilia e le lasagne per il giorno di Natale.
Dopo un paio d’ore Vincenzino chiese un pezzo di crostata e la mamma disse:
“Ti do la crostata solo se la mangi assieme ad Asietta.”
Così i due bimbi si sedettero a tavola ed ebbero entrambi una deliziosa fetta di crostata al cioccolato che mangiarono felicemente, ringraziando la mamma e Gelsomino.
I bimbi erano felici, la mamma era felice e tutti si preparavano all’arrivo di Babbo Natale.
L’arrivo dello Zio Girolamo per la Cena di Natale
Giunse l’ora di cena e tutti erano seduti a tavola. C’era Gelsomino che nel frattempo aveva portato una bella torta di pan di spagna appena uscita dal forno con deliziose creme grondanti felicità. C’era Pallino tutto contento per la bella tavola imbandita e la mamma un pò stanca ma felice di stare con i bimbi.
Ad un certo punto qualcuno suonò alla porta. La mamma aprì ed era lo Zio Girolamo che era arrivato da lontano portando un pensierino per tutti, dai vari luoghi in cui era stato.
Lo Zio Girolamo era tanto contento di vedere la sua nipotina Asietta che quando la vide quasi piangeva di felicità.
A quel punto si sedettero tutti a tavola e passarono una bellissima serata, aspettando Babbo Natale, felicemente.
Fine.
Le cose belle della vita si costruiscono con fatica, amore, saggezza, determinazione e volontà. Giorno dopo giorno. Un mattoncino per volta. Continuando ad andare avanti senza mai guardarsi indietro.
Buon Natale e tanta Felicità dallo Zio Girolamo.
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